Residenza “Scisti e Vinisti”

Il 29 settembre 2025 prende ufficialmente il via la prima edizione 

della residenza artistica “Scisti e Vinisti”, promossa da CON Red Lab e Red Lab Gallery e ospitata presso The ApARTment in Salento
L’artista selezionato per questa prima edizione è Ulrich Egger, rappresentato dalla Galleria Il Ponte di Firenze. La sua candidatura è stata scelta dalla giuria composta da Roberto Casiraghi (direttore di The Phair),Francesca Canfora (curatrice indipendente e architetta) e Lucia Pezzulla (presidente di CON Red Lab e direttrice di Red Lab Gallery), tra gli autori esposti alla decima edizione di The Phair – Fiera di fotografia contemporanea a Torino.
Durante il periodo di residenza in Salento, Egger sarà impegnato nella creazione di un progetto fotografico inedito, frutto di un dialogo diretto con il territorio, le sue maestranze e la comunità locale. Il lavoro si concentrerà sull’interazione tra paesaggio naturale, memoria collettiva e pratiche artistiche contemporanee.
La residenza nasce con l’intento incoraggiare un'esplorazione lenta e consapevole del territorio, promuovendo relazioni autentiche tra artisti e contesto. Il nome del progetto, “Scisti e Vinisti”, è tratto da un modo di dire salentino che significa “sei andato e tornato”, e sottolinea il valore del ritorno, della e sottolinea il valore del ritorno, della permanenza e del coinvolgimento profondo con i luoghi, in contrapposizione alla logica del turismo “mordi e fuggi”. Il progetto realizzato da Ulrich Egger verrà presentato in una mostra finale negli spazi di Red Lab Gallery – Salento nella primavera 2026, in collaborazione con The Phair e la Galleria Il Ponte.
Partner del progetto anche l’associazione 34° Fuso APS, con sede a Corigliano d’Otranto (LE). L’associazione, attiva nella promozione del patrimonio culturale e paesaggistico, delle arti e della creatività, accompagnerà gli ospiti della residenza in visite guidate alla scoperta del territorio, sperimentando nuove forme di valorizzazione. La collaborazione si inserisce nella comune visione di un’arte che si nutre del contesto e ne restituisce interpretazioni sensibili e consapevoli.